Parco Regionale di Gianola e Monte di Scauri

All'estremo sud del Lazio, il Parco Regionale di Gianola e Monte di Scauri è collocato sulla lingua costiera che separa i Monti Aurunci dal mare del Golfo di Gaeta e rappresenta uno dei pochi lembi verdi di un territorio assai antropizzato. L'area protetta è costituita da rilievi collinari con quote non superiori ai 40 metri sul livello del mare dai quali emerge, con i suoi 123 metri, il Monte di Scauri. Il clima, particolarmente mite e di tipo decisamente mediterraneo, consente piacevoli visite e passeggiate durante tutte le stagioni dell'anno. Di particolare fascino è il periodo primaverile, quando ginestre, cisti, eriche, gladioli e altre piante della folta macchia mediterranea, colorano rupi e scogliere a picco sul mare. Da non perdere la sughereta, dove, tra alberi secolari e dirupi, si dimentica, per alcuni istanti, di essere soltanto a pochi metri dal mare!

Oltre al fascino degli ambienti naturali con sentieri immersi nella folta vegetazione il Parco è impreziosito da numerosi resti di epoca romana segno di un intensa attività umana che incessantemente si protrae da 2000 anni, fino ai giorni nostri. Non è certo un caso se già in quelle epoche l'uomo avesse compreso l'unicità di questi paesaggi.

Da ricordare, infine, l'area marina protetta, ove sarà possibile, a riparo da rumori molesti, esplorare i fondali o semplicemente nuotare in tranquillità.

Il parco è stato istituito con L.R. 13 febbraio 1987, n. 15 (B.U.R. 20 marzo 1987, n. 8)

L'area marina protetta di Gianola

Appena terminato il promontorio di Monte d'Oro ecco aprirsi una piccola e amena baia denominata "Porto Cofaniello": è qui che inizia l'area marina protetta di Gianola. La piccola baia, oltre ad una minuscola spiaggia di ciottoli, presenta fondali scogliosi con brevi macchie sabbiose che ospitano le tane di un gran numero di saraghi o sparaglioni e, in pieno inverno, un gran numero di spigole, un pregiato abitante del mare particolarmente attratto dalle sorgenti di acqua dolce che sgorgano in alcuni punti del fondale.

La scarsa profondità di queste acque, dai 3 ai 6 metri, permette anche escursioni in apnea (snorkeling) che possono sempre riservare sorprese quali seppie e polpi.

Superato Porto Cofaniello c'è il noto Porticciolo Romano di Gianola nelle cui acque è possibile trovare l'Ippocampo (meglio noto come il cavalluccio marino). Scomparso da molti tratti di costa italiani, suggerì, con la sua presenza, la creazione di un Oasi blu gestita dal WWF di cui divenne il simbolo: con l'istituzione dell'Ente Parco Riviera di Ulisse tutta l'area marina protetta è stata assegnata alla sua competenza.

Interessanti i fondali poco al largo dal porticciolo, dove si incontrano piccole praterie di Cymodeca nodosa, una pianta sottomarina simile alla posidonia, ove vivono diverse specie di granchi tra cui spicca la rara Calappa granulata.

Proseguendo in direzione della spiaggia di Gianola le basse scogliere a picco sul mare offrono più o meno le stesse specie che abbiamo incontrato poco prima impreziosite dall'aggiunta dei colori di tordi, donzelle, piccole triglie, bavose, peperoncini (rossi o gialli) e ghiozzi.